UN MONDO DI CAVALLI DIVERSO, PER IMPARARE A GUARDARE CON I LORO OCCHI, A PENSARE CON LA LORO TESTA E A SEGUIRE IL NOSTRO CUORE CON IL LORO ISTINTO di Alessandra Schieppati

31/03/10

ANCORA GIORNATA DI ESAMI AL PARELLI CENTER DI OCALA


Nella giornata di oggi ho portato a termine quello che solitamente, a cavallo, faccio a casa in sei mesi. La giornata è iniziata alle 5.00 con la sveglia: controllo delle email, telefonate in Italia via Skype, doccia e alle 6.20 ero già al campus. Alle 8.00 eravano già pronti con i cavalli per la seconda sessione di esami, quelli on line. Ho giocato con il lazzo da 45", ma, di tutte le 10 sessioni, le migliori (è stato così per tutti) sono state le ultime, perché la comunicazione con i cavalli, chiaramente, migliorava di volta in volta. Sam ha chiamato tutta la mattina gli altri cavalli e ottenere la sua attenzione non è stato semplice.
Dalle 11.00 alle 13.00 ho montato in bareback per prendere confidenza con le andature di Sam in vista degli esami di freestyle: dodici sessioni inziate alle 14.30 fino alle 18.00. E' andata meglio di quanto credessi, ho portato a termine tutto, a parte, forse, qualche piccolo ritocco, ma oggi sono stati gli istruttori stessi a chiedere di non uscire dalla soglia della confidenza. A cena c'era solo un leggero brusio, per la stanchezza, ma sulle facce di tutti (oggi anche abbronzate) si leggeva la soddisfazione per una giornata che, certamente, ci ha visto crescere ed essere consapevoli dei nostri progressi.

30/03/10

FAST TRACK, IL SOGNO DI PAT PARELLI

Non ha avuti dubbi John Baar nel presentare il corso Fast Track questa mattina al Parelli Center di Ocala: questo corso non è solo il sogno di Pat Parelli che si è avverato, ma è totalmente diverso dai metodi tradizionali di insegnamento. Perché? Perché anche se il PNH resta essenzialmente un corso che si può studiare da casa, in queste quattro settimane avremo un miglioramento sicuro nella nostra horsemanship. E per provarlo, l'esame finale lo si fa anche il primo giorno, così possiamo avere chiaro che cosa sappiamo già e in che cosa, invece, dobbiamo migliorare. Il risultato del test di teoria non lo so ancora, ma dovrebbe essere andato abbastanza bene anche se ho lasciato un buco nella parte relativa all'insegnamento di Walter Zettl perché è un campo che ho ancora approfondito e fa parte della competence. Nel pomeriggio ci sono stati invece una serie di esami relativi all'equipaggiamento e alla selleria in generale, compresi i nodi. E' andata bene, anche con il lazzo e il montaggio della cavezza e della testiera: avevi un limite di tempo entro il quale dovevi completare l'esercizio.
Sam è arrivato questa mattina presto e ho avuto solo il tempo di passeggiarlo mezz'ora prima di cena. Il ritmo della giornata è davvero molto intenso e ammetto di essere un po' prooccupata. Spero di essere all'altezza: domani la sveglia suonerà alle 5.00, 6.30 al centro e poi in sella per gli esami di freestyle e finesse.

29/03/10

PARELLI CENTER: DOMANI AL VIA IL FAST TRACK #3


Domenica a Ocala sotto una tempesta tropicale, con vento, tuoni, pioggia a secchiate.In realtà questa mattina presto c'era ancora un po' di sole, così ne ho approfitato per andare a correre. Poi doccia, caffè da Starbucks e giro per Paddock Mall e il nuovo outlet Market Place. Nel primo pomeriggio, quando ha iniziato a diluviare, sono tornata in albergo e ne ho approfittato per lavorare al computer. Ho anche seguito, dal sito del Savvy Club nei vari post o nei blog personali, il viaggio di alcuni partecipanti al corso che inizia domani. E' un mondo vituale, che oramai è più che una realtà. Qui facebook o twitter fanno parte del quotidiano, come può essere il cellulare, per tutti. Anche al ristorante non ti stupisci se alcune signore, un po'avanti con gli anni, mandano video e messaggi su twitter con il loro iPhone.
Ho sentito Peggy: domani Sam, il mio partner per le prossime quattro settimane, sarà il primo ad arrivare al Centro Parelli. L'appuntamento è per le 8.00 al check in.
PS: quello nella foto è il mio roommate fotografato dalla finestra della mia camera in albergo.

28/03/10

OCALA 2010: NELLA CAPITALE DEI CAVALLI


Ho lasciato Orlando questa mattina e sono arrivata ad Ocala, soprannominata Horse Capital of the World. La fama di capitale dei cavalli nasce dal fatto che qui sono presenti i più grandi allevamenti di cavalli, oltre 2000 per una popolazione totale della Contea di Marion, dove Ocala è la città principale, di 320 mila persone. Anche se ho allungato il viaggio, ho preferito non seguire l’autostrada, ma percorrere le strade statali. Ho potuto così osservare una parte di questo grande paese da cui dipendono le dinamiche economiche mondiali, che oggi, grazie alla televisione e ad intenet ci è cosi familiare e vicina. Gli Stati Uniti restano sempre, agli occhi del turista, un paese pieno di contraddizioni, ma è difficile non amarlo. Il pragmatismo resta la loro grande forza e non ti stupisci se agli incroci trovi i ragazzini con i cartelli che invitano al lavaggio delle auto: il valore del lavoro e del denaro lo insegnano da subito. Un rispetto che trovi, quasi sempre, anche nella gentilezza e nella cortesia della gente: sarà anche che la mancia è un obbligo da queste parti, ma la cameriera al ristorante ti serve con il sorriso, la cassiera al supermercato, anche se ha finito il turno, ti fa pagare ugualmente. Poco importa se sfora di cinque minuti: il tempo di farti il conto, chiederti come va, di scoprire che sei italiana e di raccontarti che anche lei è di origini italiane da parte della nonna materna…. Per non parlare delle file: ci sono e tutti le rispettano , senza storie. Così come i limiti di velocità e gli sceriffi con le loro auto bianche e l’aria un po’ imbronciata. Sono ovunque, nei parcheggi, lungo le strade, dietro agli angoli: ci sono e si fanno notare.

27/03/10

OCALA 2010: SEAWORLD


Lo scorso anno, durante il soggiorno ad Ocala, diverse volte John Baar, il responsabile dei corsi ai Parelli Center, aveva accennato al tipo di addestramento che si fa al parco di divertimenti di SeaWorld a Orlando, lo stesso dove, poco più di un mese fa, Tillikum, orca maschio di 30 anni, ha afferrato per i capelli la sua addestratice durante lo spettacolo trascinandola in acqua e provoconadone la morte per annegamento. Oggi sono andata a visitarlo e, prima dell'esibizione delle sette orche, uno degli addestratori che si esibiscono dello show ha spiegato che nel preparare questi animali, l'aspetto più importante è la relazione che si viene a creare con loro, determinante per riuscire a costruire un momento di gioco in comune. Non bisogna però dimenticare, ha aggiunto, che qualsiasi richiesta va fatta con la massima dolcezza perché restano animali pericolosi e aggressivi. Anche se dopo l'incidente lo spettacolo ha subito un cambio di programma, che vede i dipendenti del parco non scendere più in vasca insieme agli animali, è stato molto conivolgente così come lo è stato quello dei delfini. Qui il contatto con gli addestratori nella vasca era continuo ed era evidente la partnership tra i delfini e l'uomo. E' stato interessante vedere come gli addestrtori fossero tutti concentrati (con sessioni molto brevi) a richiedere costantemente l'attenzione del proprio animale, anche con un linguaggio di corpo molto accentuato.
Una curiosità: il Sea World di Orlando è visitato da quasi sei milioni di persone ogni anno (23 milioni con gli altri del gruppo) ed è il sesto parco di divertimenti più famoso nel mondo. I dipendenti sono 26 mila e per entrare a far parte dell'organico ci sono attese di anni, così come ci vogliono almeno 5 anni di tirocinio sul posto (e senza mai avvicinare gli animali) per coloro che aspirano a divenatare addestratori.

26/03/10

OCALA 2010: DESTINAZIONE ORLANDO


Dopo 24 ore di viaggio, finalmente, sono arrivata ad Orlando e...ci sono 25 gradi!!! Qui sono le 10 di sera, in Italia le 3 di notte e per i prossimi due giorni soggiornerò ad Orlando. Ho anticipato la partenza a giovedi perché era la tariffa migliore disponibile, il 50% in meno rispetto ad un biglietto il venerdì, il sabato o la domencia. Il volo Fracoforte - Orlando con Lufthansa è stato lungo ma sono riuscita a dormire quasi tutto il tempo, anche perché la sveglia da casa per raggiungere Milano Linate e imbarcarmi per Francoforte è stata in piena notte alle 3.30 e, quindi, ero cotta, ma anche perché il mio vicino di posto era educato e silenzioso (forse solo di taglia un po' troppo extra large per un posto in economy class).
Rispetto allo scorso anno sono partita molto più convinta, forse perché so quanto sono migliorata negli altri corsi che ho già seguito ad Ocala e a Pagosa. Certamente il magone nel salutare tutta la mia tribù di cani, cavalle & C. è sempre tanto, ma anche questo fa parte di una mia crescita personale, sicuramente importante.
Oggi mi sono domandata spesso, nella lunga attesa dell'imbarco, perché lo sto facendo e, oltre al piacere personale per uno sport che mi appassiona, l'altrenativa è tra il denunciare il marcio e la poca attenzione e cura che esiste in molti casi nel mondo dei cavalli (almeno per quello che posso vedere intorno a me) o dare un contributo per cambiare le cose con un messaggio di positività. Ho scelto la seconda strada.

24/03/10

OCALA 2010: FAST TRACK

Ci siamo: è arrivata l'ora della partenza. Destinazione Ocala, FL al Parelli Center per le quattro settimane di corso Fast Track. Quello che inizierò lunedì prossimo sarà il terzo corso del 2010 di questo tipo, ma sul primo e sul secondo corso (iniziati, rispettivamente a gennaio e febbraio scorso) non è emerso molto dai vari siti o da Share Parelli. Chi ha scritto qualche cosa lo ha descritto come davvero coinvolgente, fisicamente ed emotivamente. Il corso è stato appositamente studiato per preparare alla professione di istruttore cetrificato Parelli. Di certo so che lo definiscono un Boot Camp, riferendosi all'addestramento che i marines devono superare nelle prime settimane come reclute. Ci sentiamo dalla Florida....

21/03/10

PROTEZIONE DEI CAVALLI DAL VIRUS DEL WEST NILE


Secondo gli ultimi dati diffusi negli Stati Uniti e pubblicati nei principali organi d'informazione specializzati, sono in crescita i casi di cavalli risultati positivi al test per accertare la presenza di anticorpi al virus West Nile. Il dato più preoccupante arriva dal Messico, dove su un campione di 400 cavalli il 52% è risultato positivo.
Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute il West Niles viene trasmessa all’uomo e agli animali (equini ed uccelli) attraverso la puntura di zanzare infette. Non si trasmette da persona a persona e i serbatoi di infezione rimangono gli uccelli migratori identificate oltre 70 specie, per lo più passeriformi e corvidi. Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto ugandese West Nile, da cui prende il nome. Da allora sono state segnalate epidemie di malattia in numerosi Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente e recentemente anche in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. Le manifestazioni cliniche sono di tipo encefalomielitico e la maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto in apparente. Infezioni sintomatiche possono anche manifestarsi in forma influenzale con febbre, cefalea, dolori muscolari ed articolari.La diagnosi di infezione da virus West Nile viene effettuata esclusivamente attraverso test di laboratorio (riscontro di anticorpi delle classi IgM o IgG.
In Italia la malattia West Nile negli equini è stata identificata per la prima volta nel 1998, nella zona umida denominata Padule di Fucecchio, in Toscana, in un focolaio che ha provocato la morte di sei cavalli nel periodo compreso fra agosto ed ottobre. Dal sito dell’ANMVI emerge che i focolai recenti di West Nile Disease sono otto: due in provincia di Reggio Emilia, due in quella di Modena, due in quella di Mantova e due in provincia di Ferrara.
Sono già in atto, sempre da quanto si legge sul sito dell'ANMVI, tutte le misure di sorveglianza e controllo previste dal Piano regionale di sorveglianza integrata medico-veterinaria, predisposto nel 2008 in collegamento con il ministero della Salute e il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche.
I metodi di controllo comprendonomisure di profilassi e il vaccino per equini contro il WNV, autorizzato in Europa, è attualmente disponibile anche in Italia. Importanti anche le misure di controllo ambientale con periodici interventi di disinfestazione.

16/03/10

GLI ANIMALI NON HANNO SANTI IN PARADISO…


Gli animali ci danno molto senza chiedere niente in cambio, condividono con noi momenti preziosi e fanno vivere indimenticabili emozioni. Spesso sono dei preziosi compagni di vita che, ogni giorno, donano amore e fedeltà incondizionati. Nonostante ciò c’è chi si diverte a terrorizzarli, maltrattarli e sfruttarli e, a tutt’oggi, rimangono la categoria più negletta e bistrattata.
ENPA si prende cura dei meno fortunati e lo fa dal 1871 attraverso più di 150 sezioni e oltre 40.000 soci in tutta Italia. Pur essendo la principale Onlus per la tutela degli animali ufficialmente riconosciuta non riceve finanziamenti statali. Proprio per questo la raccolta fondi attraverso il 5 per mille è di vitale importanza per continuare a operare attivamente e garantire a migliaia di esseri indifesi una degna esistenza.
Con un gesto che non costa nulla, una semplice firma sulla dichiarazione dei redditi, si può compiere un piccolo miracolo e salvare la vita di tanti esseri indifesi.

15/03/10

NODDY, IL GIGANTE BUONO


Si chiama Luscombe Nodram, ma tutti lo conoscono come Noddy. E’ uno Shire australiano grigio famoso non per le sue vittorie in gara ma per le sue misure. Alto 2,05 metri per un “peso forma” di 1,5 tonnellate sta facendo la fortuna della sua proprietaria Jane Greenman, che sta organizzando un tour per dare modo a tutti gli appassionati, ma anche ai curiosi, di ammirarlo.
La razza dello Shire era originaria dell’Inghilterra risale al grande cavallo inglese del Medio Evo, conosciuto come il grande cavallo, che a sua volta deriva dai cavalli pesanti portati in Inghilterra che segue la conquista normanna. Questi cavalli continentali erano discendenti del cavallo primitivo della foresta. Dal temperamento docile e generoso, lo Shire ha, nello standard, un’altezza al garrese che può variare da 1.65 metri a 1.80.

ANCHE PIERRE OUELLET TRA I PROTAGONISTI DI MALPENSA CAVALLI


Dal 26 al 28 marzo torna MalpensaCavalli, la prima grande rassegna italiana dell'anno dedicata al cavallo e al suo pubblico.
Il programma prevede molte novità, che affiancheranno la formula ormai classica della manifestazione: una kermesse in grado di interessare, tramite i tanti eventi che si susseguono, i curiosi del cavallo al pari dei tecnici e degli operatori più esigenti.Tra gli eventi più attesi quello con Pierre Ouellet, uno degli istruttori di monta americana più famosi, che racconterà in diretta basi e segreti dell’equitazione western. A MalpensaCavalli Pierre Ouellet sarà, infatti, in sella e a disposizione di tutto il pubblico per dimostrazioni teorico pratiche, che illustreranno tecnica, storia e tradizione della monta dei cow boy americani, oggi divenuta sport in tutto il mondo.Le tre giornate di fiera vedranno alternarsi sui campi di gara alcune anche la prima tappa del Campionato Italiano di Horseball, lo show nazionale dedicato al Purosangue Arabo dell'Anica, il concorso nazionale di Doma Vaquera, di Morfologia e un concorso di dressage riservato ai cavalli iberici organizzati da Uaipre, le competizioni di equitazione americana della neonata Siwa, il concorso di salto ostacoli tipo B* e le competizioni di morfologia riservate ai soggetti americani.
L'orario di apertura è previsto fino alle 23 il venerdi e il sabato e fino alle 19 la domenica. Il biglietto d’ingresso Intero costa 9 €
, il Ridotto 5 €
 (bambini dagli 8 ai 14 anni), mentre per i minori di anni 8 l’’ingresso è gratuito )

12/03/10

IL SUOLO MINACCIATO


Giovedì 18 marzo, presso l’ex macello, a Fidenza si terrà la proiezione del documentario “Il suolo minacciato” prodotto da WWF e LEGAMBIENTE Parma per la regia di Nicola Dall’Olio
Il tema del documentario riguarda il nostro territorio assai da vicino specialmente l'attività agricola trattando in particolare il problema relativo alla sottrazione di suolo agricolo da parte di costruzioni e infrastrutture di ogni tipo, con relative conseguenze non solo in campo agricolo.

10/03/10

LE EMOZIONI DEI CAVALLI


L'inverno non sembra proprio voler abbandonarci e in questi giorni freddo e neve (vere e proprie bufere) non lasciano tregua. Devo ammettere che la soddisfazione più grande è vedere che le cavalle, nonostante il maltempo, riescono, comunque, a trascorrere la maggior parte del tempo in paddock, stazionando nell'area drenata adiacente ai box. Sono così libere di gestirsi a piacere l'entrata o l'uscita durante la giornata e, quando le chiamo per il grooming quotidiano o per una sessione di giochi on line, arrivano al galoppo e disponibili.
Senza cadere nell'errore dell'antropomorfismo, che attribuisce agli animali sentimenti umani, osservandole mi sono domandata quali possano essere le loro vere emozioni. In uno dei Mastery Manual scritti da Pat e Linda Parelli, un intero volume è dedicato proprio alle emozioni e viene riportato che i cavalli sono animali estremamente sensibili. Ne ho rilette alcune pagine dove viene spegato che i cavalli, quali animali da preda, sono programmati per reagire al pericolo instintivamente e proprio questo istinto, che gli ha permesso di sopravvivere in natura, porta alla fuga ed è spesso causa di problemi con il cavaliere. Secondo quando viene insegnato nell'equitazione naturale è un errore interpretare questa paura come disobbedienza, mentre un approccio basato sulla comunicazione e la psicologia consente di aiutare il cavallo a diventare più coraggioso e fiducioso.
Linda Parelli spiega anche che i cavalli hanno delle emozioni simili a quelle umane, come la paura, la frustrazione, l'aggressività, ma queste scaturiscono da situazioni legate al momento (presente specialmente ma a volte anche nel passato, ad esempio in caso di esperienze negative) e sono sempre e solo legate all'istinto di auto-preservazione e dominanza.

04/03/10

IL PARCO DELLO STIRONE IN PRIMA LINEA PER L'EMERGENZA PO


In questi giorni, anche il Centro Recupero Animali Selvatici “Le Civette” del Parco dello Stirone è stato interessato dall’emergenza venutasi a creare sul Po a causa dell’inquinamento da gasolio del Lambro.
“Il CRAS – spiega il Direttore Sergio Tralongo – è stato allertato dalle Amministrazioni Provinciali per la possibilità di ricevere uccelli acquatici in difficoltà: il personale del Centro e del Parco ha dunque predisposto le strutture per accogliere gli animali e provvedere alla pulizia del piumaggio e alle successive fasi di riabilitazione. Il tutto a stretto contatto con la Polizia Provinciale e con altri CRAS, primo tra tutti quello del WWF di Castelleone, nel Cremonese, con cui collaboriamo da tempo. Nei primi giorni non abbiamo ricevuto alcun animale e siamo intervenuti soltanto per verificare le condizioni di un cigno a Castelvetro: l’animale in realtà non mostrava alcuna difficoltà per cui non è stato necessario procedere alla cattura. Lunedì invece è giunto al Centro il primo animale effettivamente imbrattato da sostanze oleose: uno Svasso maggiore, raccolto dalla Polizia Provinciale di Piacenza, con l’aiuto di alcuni volontari, all’isola De Pinedo. Lo svasso è un tuffatore, quindi si è imbrattato nel corso della sua attività di ricerca di cibo nel fiume; questa specie si riconosce per il bianco candido del collo e delle parti inferiori, ma quello arrivato da noi è marrone scuro uniforme. Il personale del CRAS si è immediatamente occupato della stabilizzazione dell’animale, a rischio di intossicazione per il gasolio che impregna il piumaggio, e alla pulizia con specifiche sostanze detergenti. Speriamo di potergli presto restituire la libertà.”